Produttività e gestione della giornata lavorativa: 10 consigli per rimanere sempre concentrato!

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Uno degli aspetti che più influiscono sulla produttività nell’esercizio di una professione è la capacità di rimanere concentrati e performanti tutti i giorni.  

Gestire le giornate piene restando nelle deadline che ci siamo dati con i nostri clienti, oppure rimanere attivi in quelle nelle quali non abbiamo task sotto mano. Come bilanciare correttamente fasi di stress e tempi morti è forse una delle sfide più complicate da affrontare.

Nell’articolo di oggi, Ninja Marketing ci ha proposto un decalogo di buoni consigli e tecniche collaudate per mantenere un perfetto standard di rendimento.

1. Multitasking? No grazie!

 

Lettura delle mail, spulciare i social, scattare sugli attenti ad ogni notifica o chiamata in arrivo: sono distrazioni continue che accompagnano le nostre giornate.

La convinzione che fare più cose insieme mantenga attivi e concentrati, permettendo di portare a termine più attività in una sola volta, è stata più volte smentita dalla scienza: il nostro cervello infatti ha bisogno di un lasso di tempo per entrare in funzione, passare freneticamente da un’attività all’altra lo intontisce, riduce sensibilmente la concentrazione e, di conseguenza, abbassa la produttività.

La sensazione che proviamo spesso di completare più cose insieme è solo una mera illusione: in realtà si sta solo sprecando tempo, spesso prezioso.

 

2. La gestione dei suoni e dei rumori

 

Lavorare in silenzio al giorno d’oggi è da considerarsi un miraggio. Gli open space o i coworking di fatto ci rendono bersaglio di continui stimoli sonori: dalle notifiche sui dispositivi nostri ed altrui passando per il chiacchiericcio di fondo.


È del tutto evidente quindi che per la maggior parte delle persone i rumori indesiderati costituiscono una fonte di disturbo e di distrazione notevole.


Ascoltare musica a questo punto può diventare un toccasana: è stato scientificamente provato in più circostanze che della buona musica aiuta ad estraniarsi dal contesto in cui si opera. Fate attenzione però: scegliete solo musica che incontra i vostri gusti perché una scelta sbagliata può avere un impatto parimenti negativo.

 

Se quindi in ufficio non vi piace cosa passa l’impianto stereo armatevi di cuffie insonorizzanti o tappi per le orecchie: un po’ di sana solitudine non ha mai fatto male a nessuno!

 

3. Postazione di lavoro: less is always better

 

L’importanza di un luogo ordinato la impariamo sin da ragazzi a furia di sgridate da parte dei nostri genitori. Un ambiente di lavoro pulito, minimal, privo di troppi gadget ed oggetti inutili è il modo migliore per rimanere concentrati per il tutto il tempo in cui siamo a lavoro.

 

Non importa se si tratta di un ufficio, uno spazio condiviso, una scrivania: lascia che ci siano solo gli oggetti di cui hai strettamente bisogno ed elimina il resto. Potrà sembrare impersonale ma è meglio far bene il proprio lavoro in uno spazio semi-vuoto che avere un ufficio troppo carino che ti distrae ogni secondo, no?


 

4. Affidati alla tecnica del pomodoro

 

Fu ideata intorno agli anni ’80 dall’allora studente di origini italiane Francesco Cirillo: dopo il suo primo anno all’università aveva infatti grossi problemi di concentrazione e fu salvato dai timer a forma di pomodoro che usava la sua famiglia per cucinare.

Il metodo è in realtà molto semplice da utilizzare:

 

  • Impostare il timer a 25 minuti e sfruttarli al meglio per svolgere un’attività

  • Una volta che il timer suona smettere all’istante di lavorare per i successivi 5 minuti

  • Terminati 4 cicli da 25 minuti prendersi una pausa di almeno 20 minuti prima di ricominciare un nuovo ciclo

 

Questa distribuzione dei tempi di lavoro e di riposo è uno dei metodi più utilizzati per abituare il cervello ad avere performance costanti senza metterlo troppo stress, è semplicissimo da usare e permette di gestire sia le attività da svolgere che curare i rapporti interpersonali sul luogo di lavoro.

 

5. Mangiare bene per pensare bene ed agire bene

 

Uno degli aspetti che si curano di meno durante le ore lavorative è legato ai cibi che ingeriamo. Troppo spesso ci facciamo abbindolare dagli stuzzichini del distributore o dai dolci che magari possiamo trovare al bar.

 

Tutto sta nel gestire correttamente il glucosio nel sangue: è provato infatti che più questo valore è costante più si dilatano i tempi in cui riusciamo ad essere concentrati. Ergo, bisogna puntare su cibi che rilasciano zucchero nel sanguea cadenza regolare (come la frutta) e lasciar perdere tutti quegli snack che fanno impennare il glucosio solo per pochi minuti.

 

Altrimenti si rischia di avere cicli irregolari nei quali siamo iperproduttivi ed altri in cui siamo stanchi morti e senza alcuna voglia e capacità di produrre nulla.

 

6. Un buon lavoratore è nomade nel suo ufficio

 

In pochi sanno che mantenere una posizione statica sulla sedia porta sonnolenza. Cambiare spesso posizione, alzarsi dalla sedia e sgranchirsi le gambe scambiando due chiacchiere con un collega o per prendersi un caffè in zona ristoro aiuta a mantenersi svegli ed attivi.

 

Se potete, quindi, cercate di portare il lavoro con voi in varie zone dell’ufficio: spostarsi fisicamente in altri luoghi vi aiuta ad avere le stesse performance distribuite nell’arco di tutta la giornata.

 

7. Quanto manca?

 

Guardare ostinatamente l’orologio in attesa di uscire non aiuta affatto. In questi casi il modo migliore è dimenticarsi che ore sono e concentrarsi solo su cosa si sta facendo.

 

Evitate di avere orologi in ufficio e magari impostate una sveglia che vi avvisi che è tempo di andare via. In questo modo vi concentrerete solo su cosa vi resta da fare invece che quanto tempo occorre prima di potervene tornare a casa.

 

8. Lavorare in ambienti illuminati

 

Lo abbiamo visto già in un nostro pezzo di qualche mese fa: una gestione oculata della luce solare ed artificiale negli spazi di lavoro aiuta ad abbassare lo stress e mantenere una certo livello di produttività.

 

Non si tratta solo di mero design, ma di studiare appositamente ogni spazio affinché non ci siano zone buie o sovraesposte e mantenere il giusto equilibrio. La mente deve sapere sempre in quale fase del ciclo giorno-notte si trova ed adattarsi di conseguenza.

 

9. Come con la spesa: fai sempre una lista!

 

Bisogna sempre evitare come la peste quello che è definito comunemente come effetto Zeigarnik: nasce dall’omonima psicologa lituana che teorizzò questo stato mentale nei primi anni del ‘900.

 

L’effetto Zeigarnik è uno stato di tensione che proviamo nel momento in cui non abbiamo ancora portato a termine un compito. Viene spesso utilizzato nei prodotti seriali in tv per invogliare il pubblico a seguire le puntate di uno show (con i cosiddetti cliffanger di fine episodio).

 

Per questo è sempre bene crearsi una lista di task da compiere di modo da avere sempre sotto mano tutte le attività che ancora devono essere completate ed uscire dall’ufficio con la serenità giusta per aver svolto tutto il carico di lavoro prefissato.


 

10. Casa è casa, il lavoro a lavoro

 

Mai portarsi il lavoro a casa: non aiuta il cervello a staccare e riposarsi dopo una giornata intensa di attività.

 

Può sembrare un consiglio legato solo alla vita privata ma in realtà è il miglior modo per garantirsi alta produttività in quella lavorativa.

 

Distrarsi, per assurdo, èuna delle tecniche più efficaci per risolvere un problema: il nostro cervello non smette mai di elaborare informazioni inconsciamente per cui ‘scervellarsi’ su un problema è perfettamente inutile.

 

Rilassatevi e fate in modo che lui faccia da solo.

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