Perché fare le pause sul posto di lavoro è importante

SCARICA ARTICOLO

Fare pause sul posto di lavoro è importante: incrementa la produttività e favorisce il flusso di idee. Ma quali è meglio fare, e quando nel corso della giornata?

Non siamo macchine, ma esseri umani, e questo vuol dire una cosa sola: non possiamo essere produttivi 24/7. Nonostante ci sentiamo (spesso) sopraffatti da una montagna di cose da fare, non possiamo essere sempre concentrati e vigili, e ciò vale soprattutto per la sfera lavorativa.

Ogni tanto ci serve una pausa, un sano momento per fermarci e dire: "ok, è ora di sgomberare la mente".

Il tema della produttività è sempre un tema caldo, e si sta lentamente sradicando dalle persone l’idea che più si sta in ufficio, più si produce. La produttività non è questione di passare sempre più ore davanti allo schermo, ma di lavorare quelle ore in modo smart, il che implica anche fare delle pause sempre più smart.

 

Ma quando è meglio fare le pause?

 

La teoria 52:17

 

Secondo uno studio, il metodo di lavoro più efficace è 52:17. Ovvero 52 minuti di lavoro e 17 di pausa. Ma come si è arrivati a dichiarare questi numeri? Grazie ad un software che colleziona dati sul comportamento delle persone davanti allo schermo, DeskTime è riuscito a studiare attentamente il comportamento del 10% delle persone più produttive di tutto il campione.

Dopo lo studio dei dati, ne è risultato che è meglio lavorare per periodi brevi di tempo, per poi risposare. Quindi, come lo sportivo che deve fare i 100 metri e ce la mette tutta, e poi ha bisogno di un attimo per riprendere il fiato, così anche il lavoratore può fare quasi un'ora di lavoro super intenso, per poi riposarsi poco più di un quarto d’ora successivamente.

Se in quei 52 minuti il lavoratore dedica tutto sé stesso alla causa, chiude i task, decide le sue priorità, nei restanti 17 minuti potrà dedicarsi ad attività leggere e rilassanti, come una camminata o una chiamata, che lo prepareranno ad affrontare i 52 minuti successivi.

 

La tecnica Pomodoro

 

La tecnica Pomodoro non è solo un modo per completare il proprio lavoro oggi ma un vero e proprio metodo per risparmiare sempre più tempo in futuro. Questa tecnica, ideata alla fine degli anni ‘80 da Francesco Cirillo, sviluppatore software ed imprenditore di origini italiane, prende il suo nome dal timer a forma di pomodoro che spesso si utilizza in cucina per controllare i tempi di cottura.

Questa tecnica prevede 5 passaggi fondamentali: scegliere un’attività, impostare un timer pomodoro per 25 minuti, lavorare senza interruzioni (più facile a dirsi che a farsi), pausa di 5 minuti, dopo aver completato 4 timer “pomodoro” prendersi una pausa di 20-30 minuti.


 

Le pause da fare... e da non fare

 

Non tutte le pause hanno lo stesso valore. Certe cose ci fanno staccare più di altre: ad esempio, molti ritengono che una vera pausa dal lavoro al computer debba essere svolta lontana da qualsiasi apparecchio digitale. Niente mail, niente Facebook, niente Whatsapp, e niente Instagram. E, peggio ancora, è sfruttare la propria pausa per pensare a tutto il lavoro che si deve fare dopo la pausa.

Se il tempo a disposizione è poco, è consigliabile alzarsi dalla scrivania per mangiare uno snack, e magari leggere quell’articolo che da tutta la mattina volevamo guardare e non abbiamo ancora avuto il tempo per farlo. E perché no, una pausa può significare anche un caffè, un video ispirazionale modello TED talk, leggere le news, mettere a posto la scrivania (ebbene sì, organizzare il proprio spazio di lavoro è un ottimo inizio per essere organizzati anche nel lavoro), fare una passeggiata, ascoltare un podcast o fare una chiamata.

Per i più salutisti, la pausa può diventare anche un momento per fare due esercizi, un corso in palestra, o qualche posizione di yoga (consigliato soprattutto ai lavoratori da remoto, mettere il tappetino yoga vicino alla scrivania potrebbe far alzare più di un sopracciglio).


Fare pause sul posto di lavoro è importante, e dà l'energia per continuare ed essere produttivi tutto il resto della giornata. Quando ci si sente stressati e sopraffatti, prendersi 5 minuti per sé stessi è la soluzione ideale, e una vera svolta per affrontare nel modo giusto il resto della giornata. Inoltre, fare break, prendere un caffè, leggere un articolo, fare due passi o anche solo riorganizzare la scrivania, sono tutti modi efficaci per ricaricarsi, rivitalizzare la creatività e dare una scossa al flusso di produttività. 

Quindi, insomma, hai già fatto una pausa oggi? 
 

1. discover more

Tag

1. discover more

Letture
consigliate

Compila il seguente form per scaricare il materiale informativo.

I dati forniti vengono utilizzati esclusivamente per rispondere alle richieste inoltrate. Informazioni dettagliate, anche in ordine al suo diritto di accesso e agli altri suoi diritti, sono riportate nella nostra Privacy Policy.

CHIUDI