Digital360 va in quota

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Nella seconda settimana di giugno 2017, Digital360  si quota in Borsa, listino AIM, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI. Un passo importante che segna una tappa fondamentale nel percorso di crescita del Gruppo, fra i primi ad abbracciare il progetto di Copernico, di cui condivide non solo gli spazi ma anche l’amore per l’innovazione e lo spirito relazionale e collaborativo.

Ma cos’è Digital360? Un progetto unico, costituito da una piattaforma multicanale pensata per accompagnare aziende e decision maker nel loro percorso di avvicinamento al mercato dell’innovazione digitale, il più grande mercato generalista oggi presente in Italia con 70 miliardi di euro di valore, e destinato ad acquisire un ruolo sempre più determinante per il futuro.

Grazie a un network di 40 testate online dedicate all'innovazione digitale e all'imprenditorialità, la società di advisory Partners4Innovation, che accompagna le imprese nella trasformazione digitale e nella open innovation, e FPA (ForumPA), che favorisce l'incontro e la collaborazione tra la pubblica amministrazione e i fornitori di innovazione digitale, Digital 360 si delinea in modo sempre più concreto come una “MatchMaking Platform”, in grado di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione digitale, attraverso la produzione di contenuti editoriali, servizi premium come eventi, webinar o whitepaper, e un’attività di lead generation e advisory.

Abbiamo chiesto ad Andrea Rangone, CEO & Co-Founder di Digital 360, di ripercorrere insieme le tappe che li hanno condotti fino a questo bellissimo traguardo, dalle loro origini all’arrivo in Copernico fino alla crescita esponenziale degli ultimi anni, che in poco tempo li ha trasformati in un Gruppo di 140 persone e 12,5 milioni di fatturato.


Digital360 nasce nel 2012 e approda in Copernico nel 2014: quali obiettivi avevate quando siete arrivati qui e cosa è cambiato in questi 3 anni?


Digital360 nasce formalmente nel 2012 mettendo a frutto un’esperienza maturata già negli anni precedenti dai suoi soci fondatori - docenti e ricercatori del Politecnico di Milano - nell'ambito della ricerca e della consulenza sui temi della trasformazione digitale. L’obiettivo era quello di contribuire a diffondere la cultura dell’innovazione digitale nelle imprese e nella pubblica amministrazione, per consentire la migliore valutazione delle opportunità offerte dal digitale per migliorare processi, prodotti e servizi. In questi ultimi anni, il mercato digitale è continuato a crescere, ed il gruppo ha sfruttato questa opportunità continuando a svilupparsi anche con importanti acquisizioni, mirate in particolar modo ad ampliare know-how, relazioni, base clienti, brand nel comparto della trasformazione digitale, con lo scopo di raggiungere una posizione di leadership sul mercato. Anche grazie a queste operazioni il Gruppo ha potuto realizzare una crescita media annua dei ricavi del 55% nel periodo 2011-2016 (a fronte di una crescita organica del 25%).


La quotazione in Borsa nel listino AIM è un traguardo significativo: da dove nasce questa idea? Era qualcosa a cui ambivate già da tempo?


L’idea dell’AIM nasce dalle opportunità che recentemente si sono manifestate su questo segmento della Borsa Italiana, e che stanno attirando un grande interesse da parte degli investitori, sia privati che istituzionali. Essendo questo tipo di mercato dedicato alle PMI, l’opportunità è diventata poi ancora più interessante con le recenti disposizioni normative che hanno creato agevolazioni importanti anche da un punto di vista fiscale, come il credito d’imposta per chi investe in PMI innovative (Digital360 lo è) e la detassazione delle rendite finanziarie dei PIR (Piani Individuali di Risparmio). AIM è un mercato interessante, che premia progetti innovativi: prima di decidere di muoversi per questa strada abbiamo valutato e vagliato anche altre opportunità di finanziamento, ma questa, in questo momento, ci sembrava senza dubbio la migliore.


Come vi siete preparati alla quotazione, con quale spirito la affrontate?


Negli ultimi mesi la struttura organizzativa del gruppo si è sensibilmente rafforzata, con l’ingresso di figure di comprovata professionalità e con percorso manageriale in grado di aiutare e sostenere la crescita del gruppo anche dopo la quotazione. Ci assistono nel processo di quotazione professionisti con grande esperienza e competenza - CFO Sim come Nomad, lo studio NCTM come advisor legale. Anche per questo affrontiamo la quotazione con spirito sereno e con molto ottimismo, con la fiducia e la consapevolezza di poter fare bene non solo in questa fase, ma anche e soprattutto nei prossimi anni.


Cosa cambia adesso e quali sono le prossime sfide per il futuro?


Ora pensiamo a lavorare e a far crescere il gruppo, anche attraverso un importante piano di investimenti, che si indirizzerà verso sia alcune acquisizioni che il rafforzamento dei nostri assets interni: la piattaforma tecnologica, i portali, il know-how dell'advisory. Ma soprattutto continueremo a investire nelle nostre risorse umane, il nostro vero motore. Disponiamo di un mix unico - multidisciplinare e multiculturale - di professionalità e competenze composto da giornalisti, consulenti, ricercatori, professionisti del mondo online, degli eventi, della lead generation: questo rappresenta il principale fattore critico di successo di modelli di business innovativi in mercati hi-tech ad elevata crescita.

Arianna Morandi

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