Perché consiglierebbe di scegliere i vostri servizi e le vostre strutture?
“Scegliere Copernico significa portare un cambiamento nella cultura del lavoro, significa puntare su valori di fiducia, trasparenza e responsabilità, significa investire nel migliorare la conciliazione vita-lavoro, personale e dei collaboratori. Le organizzazioni che scelgono Copernico decidono di fare del luogo di lavoro una leva di business, mettendo le persone al centro, investendo sui talenti e sul posizionamento strategico. I liberi professionisti in Copernico trovano un contesto fertile, persone con cui confrontarsi e luoghi di lavoro che si adattano alle esigenze di flessibilità e dinamismo.
Copernico per loro è un luogo strategico, di rappresentanza, uno strumento che facilita e ottimizza le attività e migliora la qualità della vita. Inoltre, le aziende che scelgono Copernico hanno a disposizione servizi, dalla data room alla webinar room, che incrementa le loro potenzialità e una rete di imprese - piattaforme tecnologiche e di crowdfunding - che rendono Copernico una centrale di acquisto”.
Oltre a questo, quali sono gli altri vantaggi per chi decide di affidarsi a Copernico?
“Copernico è una rete in continua espansione di spazi e servizi a supporto dello smart working. Ad oggi un’azienda e una persona che prende un
ufficio o sottoscrive una membership può avere accesso alle lounge diffuse sul territorio italiano a Milano, Roma e Torino, oltre che a Bruxelles. È come se avesse le chiavi di 14 palazzi in Europadove lavorare in flessibilità, ricevere clienti, incontrare partner. E questo è solo un punto di partenza: il nostro piano di espansione prevede che presto siano 100 i punti della rete Copernico”.
Dal punto di vista economico che fetta di mercato coprite?
“La “2017 Global Cities. The Flexible Workspace Market Review” di Instant riporta che in tutte le città a livello globale, nell’ultimo anno, si è registrata una crescita complessiva del 18% nel numero di spazi di lavoro flessibili. Questa espansione del mercato è stata guidata da un aumento del numero di centri di co-working e ibridi, che ora rappresentano il 30% di tutto lo spazio di lavoro flessibile. In questo mercato, Copernico offre soluzioni di Smart Working per professionisti e imprese che vanno dagli uffici virtuali, agli uffici serviti “plug&play” fino agli spazi più social accessibili tramite membership card. Inoltre, la- voriamo con diversi partner per creare spazi di lavoro innovativi ed ecosistemi di business verticali, come il Fintech District che abbiamo sviluppato in collaborazione con il Gruppo Banca Sella”.
Qual è il trend del mercato.. le previsioni per il prossimo futuro?
Si stima che entro il 2030, il 30% del corporate portfolio includerà spazi flessibili. L’aumento della domanda degli spazi lavorativi condivisi deriva da nuovi obiettivi delle aziende che hanno sempre più bisogno di un ambiente lavorativo più efficiente - anche in termini di occupazione, flessibilità, attenzione alle persone e tecnologia.
Secondo un recente studio di CBRE del 2017 effettuato sulle grandi corporation, nei prossimi tre anni l’interesse nei confronti degli spazi di lavoro condivisi aumenterà di addirittura il 70% in tutta Europa. Circa metà degli utenti si aspetta di lavorare in questo tipo di spazi entro il 2020, e si stima che in Italia la crescita sarà del 38%.
Secondo il Global Coworking Surveynel mondo sono circa 1.180.000 i coworkers (professionisti, imprenditori, freelance o dipendenti che si trovano a lavorare negli uffici condivisi) e lavorano in 13.800 spazi. Londra e Berlino sono le capitali dei coworking in Europa, ma anche l’Italia vanta un numero di tutto rispetto: oltre 400 spazi diffusi su tutta la penisola. E la cifra sembra destinata ad aumentare perché questo modello piace. Lo dimostra il fatto che il tasso di crescita ha registrato un costante +50% annuale dal 2010 a oggi.
Inoltre, le organizzazioni che abbracciano la flessibilità all’interno di ambienti di lavoro innovativi avranno un forte vantaggio competitivo. Solo in Italia l’Osservatorio Smart Working del Politecnico stima che l’adozione di un modello “maturo” di Smart Working per le imprese può produrre un incremento di produttività pari a circa il 15% per lavoratore, che a livello di sistema Paese significano 13,7 miliardi di euro di benefici complessivi. E non sono questi gli unici vantaggi: un redesign dello spazio di lavoro e una riorganizzazione aziendale dei processi permette di arrivare a elaborare un ambiente più flessibile e più appagante, con un efficientamento di gestione non indifferente.
Quali aree della nostra Penisola coprite? Ci sono anche soluzioni all’estero?
“In Italia siamo presenti a Milano, Torino e Roma con una rete di spazi e servizi che mette in connessione circa 5.000 professionisti, in Europa dal 2011 siamo a Bruxelles, nel cuore del quartiere europeo a due passi dal parlamento EU e DG Innovation. Per il primo quarter del 2019 abbiamo un piano di sviluppo in corso nelle città di Cagliari, Varese, Brescia, Trieste e Bologna, oltre a 5/6 altre città in fase di elaborazione”.
Progetti futuri?
“Attualmente gestiamo 58.000 mq di spazi in 4 città con 14 palazzi, entro il 2018 arriveremo a 100.000 mq raddoppiando il numero e incrementano la presenza territoriale. L’obiettivo è una rete capillare e diffusa di palazzi nelle città italiane con la grande sfida, che è anche culturale, di entrare nei tessuti produttivi e relazionali delle città anche più periferiche annullando completamente la distanza fisica e geografica perché parte di una stessa piattaforma connettiva. Questo attraverso partnership e contratti con realtà e imprenditori locali accomunati dal desiderio di farsi interpreti diretti di percorsi e processi di innovazione in cui i luoghi e le relazioni di lavoro diventano fattori decisivi per il design delle città di domani. Per lo sviluppo internazionale, infine, prevediamo l’insediamento in 4/5 paesi chiave nello scacchiere europeo mantenendo lo stesso modello di partnership e sviluppo in corso in Italia”.