E se lo Smart Working diventasse strutturale?

SCARICA ARTICOLO

Gli impatti sociali e aziendali del lavoro ibrido diffuso sarebbero considerevoli.

Molte aziende e professionisti stanno adottando il lavoro ibrido come standard operativo. Qualora questo approccio diventasse realmente strutturale, si avrebbero delle ricadute positive su una moltitudine di aspetti.

Dal recentedossier di Confesercenti "Dopo due anni di pandemia – cambia il lavoro cambiano le città", pubblicato a maggio 2022 e che analizza gli effetti dello smart working su imprese, famiglie e società, lo smart working alleggerirebbe le città di 4 milioni e 9 cento mila viaggiatori di mezzi privati e pubblici al giorno. Inoltre permetterebbe al mondo imprenditoriale di risparmiare 12,5 miliardi l’anno. Questi sono i dati che spiccano più di altri, tuttavia gli impatti avrebbero un’estensione considerevole.

Effetti sugli smart workers

Interessante è l’incremento del numero di coloro che lavorano in modo ibrido. Nel pre pandemia in Italia erano solo 184.000 i lavoratori in smart working, 1,3 milioni (il 5,7% del totale) invece coloro che si appoggiavano occasionalmente alla propria abitazione. In piena pandemia nel 2020, il numero era salito a 9 milioni, per poi al termine dell’emergenza stabilizzarsi a 4,5 milioni. Confesercenti stima che un regime di smart working strutturale, con adesione su base volontaria, coinvolgerebbe circa 6,2 milioni di lavoratori.

Effetti sulle imprese

La possibilità di lavorare da qualsiasi luogo, che sia da casa, da uno spazio flessibile o saltuariamente dalla sede aziendale può portare ad un risparmio elevato per le aziende che può arrivare a 10.000 euro a dipendente per anno grazie alla diminuzione dei costi di affitto o di acquisto immobiliare, al minor consumo di energia elettrica e gas e di spostamento, oltre ai costi indiretti. Le stime di Confesercenti quantificano il risparmio per l’imprenditoria in circa 12 miliardi e mezzo di euro l’anno. Il cambio di prospettiva comporterebbe però una rivisitazione dei servizi offerti, come quelli ristorativi e di prossimità, sul territorio.

Effetti sulle famiglie

Evidenti sono gli effetti sulle tipologie di spesa di chi lavora da remoto: questa categoria spende di più per la tecnologia, per prodotti alimentari e utenze domestiche, mentre risparmia sulla cura della persona, sull’abbigliamento e per i trasporti. Facendo il totale, se lo smart working diventasse strutturale, porterebbe le famiglie a spendere -9,8 miliardi di euro l’anno rispetto ai livelli pre-pandemia.

Effetti sulle città

Il tema della città da 15 minuti è sempre al centro del dibattito, così come la sostenibilità è uno dei mega trend del momento. In entrambi i casi il lavoro ibrido ha degli effetti evidenti. Complessivamente sarebbero circa 4,9 milioni i lavoratori al giorno che non si sposterebbero più da casa. Di questi 1 milione che utilizzano un mezzo di trasporto pubblico. E la maggior parte della riduzione di spesa si concentrerebbe nelle grandi città che hanno attività di terziario avanzato: sono proprio queste le città ad avere più attività che possono essere svolte da remoto (circa il 45%), mentre nelle città minori tale percentuale si attesta intorno al 20%.

Il lavoro ibrido è quindi un’opportunità per rivedere l’approccio alla città e agli spostamenti oltre che ai costi connessi, grazie anche alla diffusione di spazi per il lavoro flessibile. Scopri gli spazi di Copernico.

1. discover more

Tag

1. discover more

Letture
consigliate

Compila il seguente form per scaricare il materiale informativo.

I dati forniti vengono utilizzati esclusivamente per rispondere alle richieste inoltrate. Informazioni dettagliate, anche in ordine al suo diritto di accesso e agli altri suoi diritti, sono riportate nella nostra Privacy Policy.

CHIUDI