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Il lavoro ibrido sta ponendo le basi per luoghi di lavoro progettati appositamente per una nuova generazione di professionisti.

Il mercato si è spostato verso il lavoro ibrido e la domanda di spazi di lavoro moderni e più vicini a casa è sempre maggiore.

L'approccio "hub-and-spoke" per cui la sede centrale dell’azienda viene abbinata ad a una rete di uffici locali, spesso forniti da fornitori di spazi di lavoro flessibili, sta raccogliendo consensi crescenti tra le aziende e anche tra i lavoratori, sempre meno disposti a sacrificare l’equilibrio tra lavoro e privato con pendolarismi quotidiani. In questo modo se da un lato si garantisce la continuità delle funzioni degli headquarter, dall’altro si procede verso un modo differente di utilizzo e su modalità organizzative e di aspetto innovativo.

Hub per la creatività e la collaborazione

Il termine "Workplace 3.0" è stato coniato dall'esperto di design per uffici Morgan Lovell per descrivere la sua visione del luogo di lavoro in un mondo post-pandemia. A differenza degli uffici pensati fino ad oggi, questi spazi di lavoro hanno uno scopo ulteriore oltre a soddisfare le esigenze pratiche.

In un mondo del lavoro in cui la sede centrale dell'azienda diventa preposta alla connessione ed alla collaborazione e non solo come spazio dove le persone svolgono le attività quotidiane, il suo aspetto, il modo in cui è organizzato e l'atmosfera devono mutare coerentemente con la sua nuova funzione.

Il Workplace 3.0 sarà uno spazio creativo in cui le persone si incontreranno per condividere idee, prendere decisioni e creare soluzioni. In altre parole, sarà un luogo in cui i dipendenti faranno le cose che, quando si trovano in luoghi diversi e lavorano in remoto, hanno difficoltà a compiere.

Supporto per diversi stili di lavoro

Le aziende stanno già reinventando i propri luoghi di lavoro pensando al Workplace 3.0. Ad esempio, WeTransfer ha rimosso metà delle scrivanie presenti nella sua sede centrale ed è stata così in grado di creare più spazi per riunioni, sale workshop e studi di registrazione.

IWG ha recentemente aperto il più grande spazio Stop&Work della Francia (6.000 mq) nel distretto commerciale Paris-Saclay. L'edificio ospita un business center con programmi di incubazione e accelerazione del business, oltre ad uno showroom, un Fab Lab per la sperimentazione della realtà virtuale, un business hotel, una caffetteria, spazi per eventi e giardini. Non solo, è aperto 24 ore su 24, sette giorni su sette.

Il Workplace 3.0 sarà un luogo in cui le persone avranno il desiderio di andare. Per essere certi che incontri le esigenze di tutti, l'ufficio dovrà essere attrezzato per incontrare i differenti stili di lavoro, che si tratti di cabine insonorizzate per le videochiamate o di spazi di coworking aperti per la collaborazione. Spotify, ad esempio, sta ristrutturando il suo spazio ufficio per aiutare a trovare un migliore equilibrio tra lavoro di team e personale dove è richiesta concentrazione.

Costruire connessione e cultura

Nel mondo ibrido, gli uffici centrali hanno un ruolo cruciale di collegamento tra i dipendenti e la cultura aziendale. I sondaggi hanno evidenziato il senso di disconnessione dai valori e dalla visione delle imprese che i lavoratori hanno sperimentato durante periodi prolungati di lavoro da casa.

È possibile costruire culture forti e mantenerle sane, assicurandosi che il quartier generale aziendale sia organizzato per adempiere questa funzione. Ciò significa creare uffici che offrano comfort e diano alle persone stimoli, ispirazione e senso di controllo. Sale dedicate al lavoro solitario e tranquillo, cabine telefoniche specializzate e sale pausa possono fare la differenza in positivo per i dipendenti.

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