Il valore immobiliare dell'innovazione: due chiacchere con Benedetto Giustiniani - Generali Real Estate

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  • Design the Future

Copernico è un progetto innovativo di riqualificazione immobiliare che crea un modello di business nuovo pensato per portare a Milano un polo dell'innovazione. Generali ha creduto nella nostra vision e sarà tra i protagonisti di questa rivoluzione.

Cosa vi ha spinto ad accettare la sfida di Copernico?


Generali Immobiliare Italia SGR gestisce un patrimonio immobiliare di circa €10 miliardi costituito prevalentemente da uffici. La notevole expertise maturata, dovuta all’importante presenza sul mercato italiano – il Gruppo Generali è tra i più importanti proprietari e gestori privati di immobili in Italia – ci porta costantemente ad analizzare le esigenze delle aziende e le soluzioni innovative del settore, a livello nazionale e globale. Senza dubbio soluzioni indirizzate al co-working, agli hub per start-up o allo smart working costituiscono soluzioni innovative di business e nel concepimento degli spazi, un nuovo modo di lavorare che sta emergendo in maniera sempre più rapida e diffusa. L’idea innovativa e la sviluppata creatività di Windows on Europe su Copernico ci sono da subito sembrate in linea a quanto internamente stavamo maturando e alle tendenze che stavano emergendo nel settore degli uffici. Riteniamo che Copernico abbia tutte le caratteristiche per diventare un caso di successo.


Il precedente di Blend Tower è stato un elemento che ha influenzato la vostra decisione?


Sicuramente il successo di Blend Tower è stato per noi essenziale nel prendere in considerazione la proposta di Windows on Europe. Chiaramente non bastano buone idee per portare avanti progetti innovativi, sono necessari partner affidabili e concreti e con un solido track record.
In Italia ci sono circa due miliardi di metri quadri di edifici da riqualificare. Quale potrebbe essere la strada da percorrere per innovare un settore tradizionale come quello immobiliare?
In Italia il settore uffici sta attraversando una fase difficile che riflette la situazione macroeconomica del paese, in cui il modo di lavorare è notevolmente cambiato ed è sempre più diffusa l’esigenza di ridurre gli spazi ad ufficio per contenere i costi delle aziende.

Nel mercato uffici di Milano, il principale mercato in Italia, il vacancy rate è raddoppiato negli ultimi anni - passando dal 6,2% del 2008 al 12,5% del 2014. Oltre ai fenomeni di riduzione degli spazi per la crisi economica e per il nuovo modo di lavoro (uso sempre più diffuso degli open-space) numerose aziende corporate hanno realizzato progetti di concentrazione e di razionalizzazione raggruppando in un unico building tutto il personale (a Milano i casi di Unicredit, ING etc.).

Un ulteriore dato che fa riflettere è il take-up (tasso di assorbimento degli spazi) diminuito di circa il 15-20% negli ultimi anni e il fatto che oggi è costituito per il 65% da locazione di spazi ad ufficio di grade A. Sono infatti gli immobili di ultima generazione (moderni, efficienti, sostenibili e con ottima accessibilità) che oggi sono richiesti sul mercato. Il nostro lavoro procede quindi in due direzioni, da un lato nell’adeguare gli immobili alle esigenze del mercato, con importanti interventi di riqualificazione dove vi sono potenzialità (principalmente una buona location e un’ottima accessibilità data dalla presenza della metropolitana) e dall’altra nel ripensare gli spazi per andare incontro alle nuove esigenze di business dove gli hub o i contenitori per start-up sicuramente offrono una soluzione ideale e che si sta diffondendo sempre di più.


Come Expo influirà sulla riqualificazione immobiliare a Milano?


Expo è sicuramente una grande opportunità, Milano avrà la possibilità di ricevere flussi importanti, si parla addirittura di 20 milioni di visitatori, e si prevede possa essere la terza città più visitata al mondo. Tutte le principali città del nord si stanno organizzando per attrarre i visitatori di EXPO e ritengo che opportunità del genere vadano sfruttate in tutti i settori, non solo nell’Hospitality ma ad esempio anche nel settore uffici, in quanto ci sarà senz’altro necessità di spazi temporary per le aziende coinvolte nell’EXPO. Spero inoltre che molte realtà, stando per un periodo nel nostro paese, possano sviluppare nuovo business in ottica anche di lungo periodo. La riqualificazione immobiliare di Milano per EXPO è stata incentrata sugli alberghi e meno per gli uffici temporary  e per il settore residenziale, che invece secondo me avranno moltissimi benefici.


Trasportiamoci nel futuro per un attimo. Come vi immaginate sarà Copernico tra un anno?


Copernico tra un anno sarà un grande contenitore di idee, uno spazio innovativo che avrà trasmesso e diffuso un nuovo modo di concepire il business e di animare il lavoro e gli spazi adibiti ad ufficio.

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