La diffusione della tecnologia Blockchain spinge a riconsiderare il valore che un’azienda genera ad ogni livello. Essa sprona anche le aziende ancora non impattate da questa tecnologia a ripensare il modello di business, il funzionamento dei processi interni e a spostare il focus dalle attività che descrivono i ruoli manageriali al valore generato.
Quanto tempo ci vorrà prima che la tecnologia Blockchain si diffonda a macchia d’olio? Forse non accadrà in tutti i settori. Più probabilmente accadrà prima in alcuni settori quali i servizi finanziari, le telecomunicazioni, i media, l’healthcare, le utilities. In ogni caso, anche un’azienda che non adotterà subito o che non sarà direttamente impattata da questa tecnologia, potrà decidere di adottare, applicare alcuni princìpi di funzionamento, che connotano la Blockchain, per diventare più innovativa, creare maggiore valore e maggiore soddisfazione delle persone. Perciò, la diffusione della Blockchain è un’occasione per le aziende di fare un salto di qualità in termini di valore generato e di sprigionare il potenziale aziendale e professionale delle risorse con cui essa opera. Nei settori sopra citato questo salto di qualità è invece necessario: è maggiore il rischio di essere soppiantati da coloro che sono capaci di generare valore nettamente superiore e costi più contenuti rispetto alle aziende pre-esistenti.
La tecnologia Blockchain spinge un’azienda ad avere confini dinamici, a modificarli e mutarli per adattarsi o per guidare innovazioni e opportunità. Le priorità vengono riviste, comprese, adattate man mano che l’organizzazione si muove nel conseguimento della propria mission. Le imprese diventano dinamiche, mobili, capaci di riconfigurarsi con facilità, utilizzando come riferimento il valore generato per il cliente. Questa dinamicità riguarda anche il business model: in che modo è possibile superare le frizioni esistenti, le aree a basso valore affinché l’azienda abbia senso sul mercato?
La Blockchain spinge le aziende a decentralizzare attività e centri decisionali,a spostare le decisioni ai livelli più vicini al cliente. Le persone che operano nei vari punti periferici possono auto-regolare e modificare con elevata autonomia (in coerenza con il disegno aziendale che ne giustifica l’esistenza) il proprio lavoro, le risposte fornite alle situazioni che emergono. Ogni decisione è più incisiva e tempestiva rispetto ai bisogni del cliente e alle dinamiche di mercato.
In presenza di confini mobili e crescente decentralizzazione, le persone si trovano ad operare:
- con maggiore autonomia
- con maggiore potere e discrezionalità di incidere sul valore complessivo generato dell’organizzazione di appartenenza
- con maggiore trasparenza
In questo contesto, il gap (tipico delle aziende più tradizionali) tra elenco di attività assegnate al singolo manager e valore generato, tende a sfocarsi, a ridursi, a perdere di significato. Il senso del ruolo manageriale si ritrova sempre più nel valore con cui contribuisce al funzionamento del sistema cui appartiene. E, per le caratteristiche dei mercati attuali, colmare questo gap in modo efficace richiede al manager di sapere come accedere alle proprie risorse distintive e alle proprie potenzialità, più ampie e complete. È necessario esprimere capacità nuove, abilità decisionali altamente consapevoli, agili, basate sulla sperimentazione e su un’indiscussa capacità di apprendimento e adattamento.
Adattamento, flessibilità del modello di business mobile ed espressione del potenziale manageriale sono due aspetti caratteristici e due conseguenze della diffusione della tecnologia Blockchain. Sono anche imperdibile occasione per generare performance in mercati con caratteristiche competitive imprevedibili.
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