Il quartiere di Milano viale Monza, una storia di connessione
Pochi sanno che il lungo viale che da Monza attraversa Sesto San Giovanni e arriva fino a Milano in piazzale Loreto fu costruito per congiungere la città alla villa reale di Monza, voluta dall’imperatrice Maria Antonietta, con lo scopo di far transitare nei primi anni del 1800 l’imperatore Ferdinando d’Austria destinato ad essere incoronato proprio a Milano.
Fu l’ingegnere Caimi a progettare questo viale, una volta alberato, nel 1820, come una strada monumentale con quattro filari di platani, uno stradone centrale per le carrozze e due viali laterali per i pedoni intervallato da tre piazze circolari – Rondò di Loreto, il Rondò di Sesto e il Rondò dei Pini. La ferrovia Milano Monza fu inaugurata poco dopo, il 12 settembre 1841, seconda in Italia dopo quella che nel 1839 aveva messo in collegamento Napoli con Torre Annunziata.
Oggi viale Monza a Milano continua a essere un punto di interconnessione tra il centro della metropoli e la provincia di Monza. Negli anni, questa arteria stradale ha seguito e spinto l’evoluzione di un quartiere che ora è tranquillo ma frizzante, lontano dalla frenesia del centro ma ben connesso con esso e che ha molteplici benefit.
Una zona, quella di viale Monza e di Milano Martesana in cui non mancano certo i servizi: palestre e piscine in cui praticare sport, locali, negozi per ogni tipo di esigenza. Senza contare che, a qualche fermata di metro si può raggiungere comodamente Corso Buenos Aires, zona per eccellenza dello shopping ready-to-wear milanese (e anche gli altri centri della rete Copernico).