Caffeina è nata nel 2011, in un momento storico di repentini cambiamenti tecnologici: che cosa significa per te oggi guidare le aziende nelle sfide della trasformazione digitale?
Significa inserire il concetto del digitale in ogni divisione e attività dell'impresa, e diventare il suo vero consulente non soltanto per il percorso di un progetto, ma per la lunga durata per coltivare la sua crescita sul campo. Il digitale è uno strato sopra al quale costruite o evolvere tutto quello che un'azienda fa, che permette di accelerare processi, semplificarli o controllarli meglio. Per spiegarci meglio, è come nella costruzione di un edificio: in passato il digitale era una colonna della costruzione complessiva, diventata sempre più importante. Oggi il digitale si può paragonare alle nuove fondamenta su cui costruire l’intero edificio con logiche nuove e innovative.
L’importanza di sviluppare strategie digitali integrate web, social e mobile, in che misura è percepita come un valore dalle aziende?
Con il tempo che passa, vediamo una fluidità crescente del digitale nella vita quotidiana tra un touchpoint all’altro, ed i consumatori del futuro, la Generation Z. È la generazione ‘born digital’, che sarà coinvolta grazie all’uso di questa fluidità che, possiamo dire, rende la vita più comoda e facile per le persone. Le aziende chiedono già alle agenzie di seguire progetti che richiedono competenze molto eterogenee tra loro in questo contesto, con la capacità di sfidarsi sul portare risultati di business, che siano misurabili. Questo approccio si concretizza con l’utilizzo di mezzi e strategie digitali integrate che portano i servizi, i messaggi e le identità dei brand ai loro target.
Dalla teoria alla pratica: il DNA sviluppato nelle digital agency cosa ti ha permesso di scoprire su cosa vogliono davvero i clienti?
Il DNA di Caffeina è al 100% digitale: qualche anno fa si contavano solo software developer tra di noi. Questa unicità di origine ci dà un vantaggio particolare perché tutti i piani e le idee partono dal digital, invece di aggiungerlo dopo come una riflessione di secondo piano. C’è una comunicazione costante tra il dipartimento Tech e tutti gli altri per mantenere una comprensione del lavoro sinergica da ogni lato, anche nel modo in cui si lavora insieme: uniamo persone con background eterogeneo creativo, tecnologico e strategico.
Il digitale ci permette di capire meglio come evolvono i desideri delle persone, quali sono le loro abitudini e come cambiano, anche velocemente, nel tempo. La logica con cui ci muoviamo ci permette di seguire questi cambiamenti e di portarli ai brand, interessati a fornire servizi e a comunicare al consumatore con l’approccio migliore.
Questo lo si fa in breve con la comprensione della “Big Picture” della richiesta del cliente e creando un match con il comportamento dei consumatori.
A volte ritornano: sei un affezionato del Mashable Social Media Italy, infatti questo è stato il tuo secondo anno come relatore. Dicci qualcosa sulla tua esperienza!
Nel Mashable SM Day si respira sempre un’energia incredibile e l’evento è fonte di grandi stimoli. Per ogni persona che lavora nel digitale e nella creatività lo stimolo è il pane con cui nutrirsi, e la fonte di nuove idee, progetti e grandi obiettivi. Credo che la condivisione e la discussione generino sempre grandi opportunità di confronto e arricchimento, sia personale che professionale.
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