Formazione aziendale: perché è così importante?

La formazione, che sia tecnica del proprio ruolo, oppure sulle competenze trasversali (leadership, gestione del tempo, gestione dei conflitti, intelligenza emotiva...) è di fondamentale importanza per la crescita di ognuno di noi.

Se riflettiamo, il mondo è in continua evoluzione: ogni giorno nascono nuovi prodotti e nuovi servizi, e per poterli utilizzare dobbiamo cambiare anche noi.

L’azienda è il mondo in cui lavoriamo otto ore al giorno, e per rimanere competitiva sul mercato ha bisogno di persone aggiornate e competenti per poter affrontare la complessità del mercato, la gestione delle relazioni tra colleghi e con i clienti sempre più informati ed esigenti.

Cos’è l’intelligenza emotiva e perché è essenziale averla sul posto di lavoro?

L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e i propri stati d’animo. Le emozioni sono parte di noi ed ogni giorno le portiamo con noi al lavoro.

Poiché sappiamo che le emozioni non si posso reprimere ma vanno vissute, l’idea di saperle riconoscere e gestire aiuta a migliorare le proprie relazioni con i colleghi.

Molte volte questo non accade e gli uffici si trasformano in “cestini emozionali” dove tutti riversano, in modo non curante, i loro stati d’animo, provocando reazioni molte volte inaspettate.

Quali sono gli aspetti da allenare maggiormente per essere un lavoratore felice e soddisfatto?

La capacità di darsi degli obiettivi dando così un senso al nostro lavoro quotidiano. Chiedersi sempre il perché delle attività che svolgiamo, per trovare la giusta motivazione, ricordando che facciamo parte di un’azienda che funziona se tutti fanno bene il loro lavoro. Curare le relazioni con i propri colleghi che sono i nostri compagni di viaggio.

Viviamo spesso in balia di stress e troppe cose da fare, qual è il tuo consiglio per organizzare al meglio le giornate lavorative ed essere soddisfatti della propria giornata?

Il tema della gestione del tempo è un punto cardine per lavorare al meglio ed essere soddisfatti. Prima di tutto bisogna aver chiari i propri obiettivi, altrimenti il tempo si alloca a caso e quindi non sarà produttivo. Mettiamo per iscritto tutte le cose da fare proprie del nostro ruolo. Poi è fondamentale distinguere le cose importanti da quelle urgenti: se lavoriamo solo in urgenza con il tempo scatterà in noi solo frustrazione. Ogni sera, prima di chiudere la giornata, programmare la giornata seguente, scrivere quali e-mail, telefonate, appuntamenti dovranno essere svolti il giorno seguente. Questi piccoli accorgimenti ci aiuteranno ad essere più focalizzati e più produttivi.
 

Quanto la comunicazione impatta sulla nostra vita aziendale? Ci sono piccoli trucchi da mettere
in atto per migliorare le nostre relazioni?

La comunicazione è la nostra compagna di vita, comunichiamo costantemente tutti i giorni, non solo con le parole ma anche con le espressioni del nostro viso.

In azienda la maggior parte dei contrasti nasce perché le persone non si parlano e si discute per come le cose vengono dette piuttosto che per il contenuto del messaggio.

Dovremmo chiederci sempre “quale messaggio voglio far arrivare al mio interlocutore?”, “quale emozione voglio trasferire?”. Un’altra cosa fondamentale è ascoltare: non pensare “tanto lo conosco già e so cosa vuole dirmi”, pensare questo ci pone in un atteggiamento di chiusura che non facilita la comunicazione. Se ascoltate potreste imparare molto del vostro collega: cosa lo motiva, cosa è importante per lui, cosa non gli piace e molto altro.

Comunicare non è solo parlare, come molti pensano, ma anche ascoltare!
 

Qual è la chiave per essere un team di successo?

Prima di tutto un team deve avere un obiettivo comune e condiviso, conoscere quale strada stiamo prendendo e per dove. Quando sappiamo dove stiamo andando, dobbiamo fidarci l’uno dell’altro.

Per fiducia intendo dire che ogni membro del team possa sentirsi libero di proporre idee, suggerimenti, di mostrare i suoi dubbi senza essere giudicato dal resto dei suoi colleghi.

Senza la fiducia tutto rimane velato: le riunioni saranno false perché i partecipanti non diranno veramente quello che pensano, ci saranno contrasti miti, le decisioni verranno prese da pochi e chi non ha espresso la sua idea difficilmente le sosterrà, quindi i risultati arriveranno con difficoltà...e le vere riunioni si faranno alla macchinetta del caffè!

Quindi per creare team orientato ai risultati, dopo la condivisione degli obiettivi, partite a costruire la fiducia: questa vi permetterà di gestire i contrasti, le decisioni, la responsabilità in modo più costruttivo.
 

Perché hai deciso di collaborare con Copernico nella creazione dell'Acedemy interna?

L’idea di allineare tutta Copernico con concetti formativi utili per migliorare le performance, mi ha entusiasmato.

Non capita spesso che le aziende investano tempo e risorse economiche per creare un linguaggio comune a tutti i livelli, Copernico è innovativa anche in questo.

Andrea Morici è Business Coach e Trainer. Ha iniziato ad utilizzare metodologie di coaching all’interno delle aziende dove ha lavorato, per poi trasformare una passione nel suo lavoro.

Vice presidente European Mentoring Coaching Council Italia, Professional Certified Coach (ICF), EQ Assessor e Vital Signs Certified Six Seconds, Consulente accreditato TTI Succes Insight Italia.