1. Ciao Samuel! In passato hai fatto parte dei relatori dello Smart Working Day. Ma da dove nasce l’idea di un tour sullo smart working?
Come spesso succede le migliori idee prendono vita da concrete esigenze.
Nasco come gran parte dei freelance, senza alcun dimora, in linea con la figura dello Smart Worker, per poi crescere come imprenditore.
L’esigenza che ha dato vita al progetto - dopo una lunga esperienza assaporando i vantaggi offerti dallo smart working- è stata quella di voler applicare questo modello di approccio al lavoro estenderlo a tutti i dipendenti e collaboratori.
Così, come di consueto, ho iniziato a prendere informazioni sul Web, partecipare a iniziative che parlassero di Smart Working, senza riuscire a trovare le risposte giuste alle mie domande.
Al contrario, ricevevo tantissime informazioni non utili come: la promozione di quelle grandi organizzazioni che hanno saputo applicarlo (senza capire bene come e con quale processo) o dati statistici su quante aziende hanno investito sul “lavoro agile” o su quanti Smart Worker operano in Italia.
Quindi niente di concretamente utile per le realtà come la mia che necessitano di capire come applicarlo.
Da qui è nata l’idea di realizzare un evento prettamente concreto e pratico, in cui spiegare con efficacia come applicare un progetto di Smart Working nelle imprese italiane.
2. Quali sono gli approcci che un’azienda deve seguire per una corretta implementazione dello smart working?
Per rispondere a questa domanda servirebbero almeno 5 workshop dedicati.
Principalmente l’azienda deve essere sensibile al work-life balance dei propri dipendenti, per poi avviare un ulteriore processo di sensibilizzazione con l’obiettivo di radicare un modello di lavoro “agile” che sia efficiente.
Inoltre è fondamentale costruire un processo di collaborazione che funzioni per motivare e stimolare il team.
Alla base di tutto, come dico sempre, è importante rendere lo scopo aziendale comune.
3. Quanto è importante la figura del Manager nel processo di implementazione? Una buona leadership facilita il percorso verso il cambiamento?
Una corretta leadership nei manager è fondamentale.
Il significato di “leader” nasce dal verbo “to lead” ovvero “condurre”.
La figura del leader è colui che guida il proprio team al cambiamento, pratico e organizzativo.
Quindi confermo senza alcun dubbio che la leadership sia fondamentale per implementare un progetto di Smart Working efficace non solo nel breve tempo ma che sia duraturo.
4. Quali sono i risultati che le organizzazioni, sia dal punto di vista manageriale che del worker, potranno riscontrare applicando lo Smart Working?
Sono molteplici. Possiamo parlare di ottimizzazioni dei costi di struttura (è stimato che un impiegato presso le mura aziendali costi circa 20,00€ al giorno), maggiore produttività (anch'essa stimata al +15%), questo soprattutto grazie all’aumento della motivazione e soddisfazione a lavoro, aggiungendo anche che l’aumento della soddisfazione lavorativa riduce drasticamente l’assenteismo dal luogo di lavoro.
5. Di cos'hai parlato al tuo intervento dello SWD18?
Ho trattato in maniera pratica e completa come si applica la leadership, spiegango nel dettaglio quanto essa sia fondamentale per la riuscita del progetto e di come sia possibile metterla in pratica con un team remoto.
Dietro la figura del leader non c'è la parola autorità, bensì abilità: il leader non è un accentratore, ma é colui che sua natura sta al centro.