Com’è iniziata la vostra carriera e come è nata l’idea?
Nel 2012 abbiamo deciso di fondare una società di produzione indipendente.
Lavoriamo da anni nel settore dell’audiovisivo:
Daniele Segre: ho lavorato come responsabile della produzione della Film Commission Torino Piemonte per 12 anni, gestendo sul territorio progetti di lungometraggio (da Vincere di Marco Bellocchio a Il Divo di Paolo Sorrentino, passando per la Solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo), serie tv (Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana, Einstein di Liliana Cavani, ecc.) e spot televisivi. Sono anche consulente del TorinoFilmLab, un laboratorio internazionale di sviluppo progetti per giovani autori.
Daniele De Cicco: sono stato redattore della trasmissione televisiva FuoriOrario di RaiTre, ho collaborato al Torino Film Festival e curato per sei anni l’organizzazione del festival internazionale "Il vento del cinema" (Procida – Napoli) diretto da Enrico Ghezzi. Oltre a occuparmi di Redibis Film, insegno cinema e storytelling alla Scuola Holden.
Qual è la storia della vostra azienda?
Redibis Film nasce con l‘ambizione di mettere a frutto le esperienze professionali dei due soci, per produrre contenuti audiovisivi di qualità: film per il cinema e video per le aziende, cercando di portare il linguaggio cinematografico nella comunicazione corporate.
In 6 anni di attività abbiamo prodotto 6 cortometraggi premiati in festival nazionali ed internazionali, curato la produzione esecutiva di una serie tv e di un lungometraggio per il cinema e prodotto spot per aziende come Finder, Ducati, MyVisto.
Come è formato il vostro team?
Il team è formato dai due soci e da una collaboratrice part-time. Per ogni progetto assumiamo i professionisti necessari alla sua realizzazione.
Due parole sul vostro settore di riferimento
L’audiovisivo, in particolare il cinema e la tv, sta attraversando un periodo di grande cambiamento. Le nuove piattaforme OTT come Netflix e Amazon hanno rivoluzionato il mercato, creando notevoli opportunità.
Anche in Italia, dopo l'approvazione di una legge di riforma del sistema audiovisivo, si sono aperte nuove strade sia dal punto di vista creativo che imprenditoriale.
Far parte del network di Copernico ha contribuito a far crescere il vostro business?
Il nostro obiettivo, quando abbiamo scelto di venire in Copernico, era quello di aumentare il nostro network, per dare vita a nuove collaborazioni, e anche di calarci in un ambiente dinamico e stimolante per far crescere la nostra azienda.
Sono nate sinergie con gli altri utenti presenti in Copernico?
Sì,in occasione di un appuntamento di networking siamo entrati in contatto con l’agenzia World-comm, con cui stiamo collaborando regolarmente nella realizzazione di contenuti audiovisivi. Siamo anche in contatto con la società Machiavelli Music, con cui stiamo
avviando una collaborazione.
Per quale motivo ritenete che avere l'ufficio in una piattaforma di co-working e smart working sia meglio che avere un ufficio tradizionale?
Per avere maggiori relazioni lavorative, implementare il business, confrontarsi con altre realtà e crescere come società ma anche come sistema.
Quali pensate che siano i vantaggi di un posto dove fare networking e perché pensate che sia il futuro?
I vantaggi sono concreti e possono aumentare col tempo, se c’è la volontà comune di creare maggiore interazione.
Perché pensate che uno spazio del genere possa fare la differenza? Quali sono le sfide per il futuro?
Uno spazio aperto alle collaborazioni, che stimoli l’incontro con altre realtà imprenditoriali e che faccia crescere un ambiente imprenditoriale è un vantaggio innegabile in un mercato che “ti impone” di avere queste caratteristiche.
Il futuro deve avere come obiettivo una sempre maggiore collaborazione con le altre realtà nazionali di Copernico.
Avete un messaggio o call to action per i lettori?
Il nostro messaggio è di osare di più, nel proporsi e conoscersi. Dal nostro ufficio siamo sempre pronti a incontri e approfondimenti sui nostri film e la nostra attività.
See you soon!
Francesca De Vecchi
