Bologna, Arte Fiera, Gennaio 2020.
Il 2020 è l’anno del cambiamento.
Il Gruppo dei Giovani Imprenditori apre le porte all’istituto storico che dal 1710 si dedica alla formazione artistica e culturale di giovani provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Attraverso l’organizzazione di un concorso aperto a studenti selezionati, il Gruppo Giovani Imprenditori, affiancato da una giuria di esperti, premia il lavoro di tre artisti acquisendo l’opera vincitrice che entra a far parte della promettente collezione del Cantiere.
Si tratta di artisti che operano attraverso tre differenti linguaggi: video, fotografia e installazione.
Le opere rappresentano una denuncia nei confronti di alcuni aspetti del vivere di oggi che distorcono l’essenza stessa degli esseri umani, dei rapporti tra essi e della relazione tra uomo e natura.
L’opera vincitrice è stata acquisita e inserita all’interno della collezione. Le due opere seconda e terza classificata sono esposte in via eccezionale per gentile concessione degli autori.
Il terzo posto spetta all’iraniana Mehrnoosh Roshanaei, nata a Tehran nel 1988, con l’opera “Wonderland”. Un video che connette tecnologia, scrittura, linguaggio e cultura multietnica.
Grazie all’utilizzo di una funzione di scrittura intuitiva del telefono, l’artista ha lavorato ad un algoritmo su due livelli che unisce parole originate da conversazioni personali a parole provenienti da un database mondiale. La sovrapposizione dei volti che recitano testi non loro in contesti a loro estranei esprime con forza la banalizzazione esercitata da sistemi culturali uniformati e automatizzati e denuncia il livello di manipolazione al quale siamo oggi sottoposti.
Al secondo posto l’artista Thomas Francia (Castelnuovo ne’ Monti, RE, 1994) e la sua opera “Persona”. Partendo dalla fotografia documentaria, l’artista indaga sul concetto di identità ai giorni nostri, in costante tensione tra l’apparire e l’essere.
Una denuncia nei confronti dell’egemonia del Social Network al quale Thomas Francia contrappone uno strumento alternativo, il Mazzo dei Tarocchi di Marsiglia le cui carte rappresentano graficamente le energie archetipe presenti in ognuno di noi.
Vince il primo premio l’artista Daniele Di Girolamo (Pescara, 1995) con l’opera “Paesaggio Marino” che si aggiudica l’ingresso all’interno del Cantiere del Contemporaneo.
L’opera è un’installazione che vuole esprimere la stretta connessione tra uomo e natura le cui relazioni creano veri e propri paesaggi. La ricerca si concentra qui sull’ambiente marino e le svariate attività umane che ne modificano lo scenario. Traffico navale ed estrazione di materie prime nei fondali generano somme di rumori costanti a bassa frequenza che si propagano per decine di chilometri nell’acqua diventando parte integrante del paesaggio marino stesso.
L’opera termina con due piccoli olii su tela che rappresentano paesaggi marini dai colori tenui e confortanti, l’attività della natura nel suo stato di calma e serenità, in contrapposizione a ciò che l’azione umana porta e comporta sull’ambiente naturale.