In occasione del Fuorisalone 2018, Caracol Studio presenta una collezione esclusiva di arredi interamente realizzati tramite tecnologie di stampa 3D robotizzata. La collezione verrà ospitata presso gli spazi di Tortona33di Copernico, la piattaforma di spazi e servizi che supporta lo smart working e la crescita delle imprese.

Il processo di fabbricazione innovativo utilizzato da Caracol rende gli arredi integralmente personalizzabili in termini di forme, colori e dimensioni e destinazioni d’uso, e i materiali che li costituiscono inoltre sono al 100% riciclati e riciclabili.

Con questo progetto Caracol vuole porre l’attenzione su tre temi che reputa estremamente importanti e contemporanei: la contaminazione benefica fra il mondo della tecnologia e quello del design, volta a spingere oltre le frontiere della progettazione; la sostenibilità sociale ed ecologica di una produzione (anche in grandi dimensioni) con tecnologia di manifattura additiva; l’importanza di comunicare e diffondere questi concetti in un mondo sempre più permeato dal digitale.


Abbiamo deciso di lasciare a loro la parola e la possibilità di raccontarsi in questa breve intervista:

Chi siete e cosa fate?

 

Caracol Design Studio è un Polo di Manifattura Additiva 4.0: una realtà che investiga le nuove possibilità produttive derivanti dal completo accesso alle più sofisticate tecnologie di stampa 3D e fabbricazione digitale.
Consideriamo queste nuove tecnologie come uno strumento innovativo e sostenibile per potenziare le possibilità progettuali esistenti, definendo un nuovo modo “postindustriale” di fare design.

Design e Tecnologia, qual è il futuro? Cosa si stamperà in 3D domani?

 

Il rapporto tra Design e Tecnologia è destinato a diventare sempre più complementare, robot e stampanti 3D altro non sono che strumenti sofisticati che oggi possono essere direttamente fruiti dai designer in prima persona delineando nuovi scenari progettuali completamente inediti fino a qualche anno fa.

Uno degli aspetti che più ci affascina rispetto i processi di "additive manufacturing" è sicuramente la sostenibilità e la flessibilità de processo produttivo che consente di progettare in maniera del tutto personalizzata rispetto le esigenze del cliente finale, è una tecnologia che può essere applicata a tutti i settori del manifatturiero quindi più che "cosa si produrrà" la domanda è "come verrà prodotto", stiamo vivendo la fase di transizione che ci porterà ad abbandonare il concetto di "mass production" in funzione di una nuova logica, sicuramente più etica ed affascinante, di "mass customization".

Cosa significa progettare oggi?

 

Progettare oggi significa prima di tutto interdisciplinarità, il designer deve avere la capacità di relazionarsi con diversi ambiti della progettazione e con diverse scale di progetto, crediamo che il concetto di "design del prodotto" e "design industriale" sia obsoleto, stiamo vivendo nell'era post-industriale e bisogna cominciare a parlare di "design del sistema"

Lavorare con materiali e tecnologie innovative, che impatto ha sulla società?

 

La tecnologia e tutto ciò che ne deriva, se fruita nel modo corretto, è una delle cure alle piaghe che affliggono il nostro pianeta. Immaginiamo un mondo dove la poduzione torna ad essere geolocalizzata, a km zero, dove si produce on-demand e senza spreco solo quello che serve e quando serve con materiali intelligenti e bio compatibili. Tutto questo deve cominciare ad entrare nel presente di tutti e sicuramente è necessario comunicare alle persone il valore di questi concetti. 

La parola che caratterizzerà il 2018?

 

Crescita.