È laureata in chimica industriale e ha lavorato con il Premio Nobel per la chimica Giulio Natta. È di origine veneta, nata e cresciuta a Crespano del Grappa, un piccolo paesino alle pendici del Monte Grappa, ma ora vive a Milano, in viale Lunigiana. Fa Yoga dinamico, e a casa sua ha una stanza piena di libri. Ora gira il mondo dal suo tablet, ma è stata in Siria, Giordania, Kenya, Sud America, Patagonia, Terra del Fuoco, Cina (nel 1984), Finlandia, Islanda, Groenlandia oltre alle mete più canoniche Francia, Spagna, Portogallo. Ama la cultura, l’arte e la storia e adora la nuova Milano, va spesso in piazza Gae Aulenti e domenica scorsa è andata a vedere la nuova Darsena. Ma soprattutto compirà 90 anni il prossimo 20 giugno. Si chiama Valeria Fuga e oggi è venuta a scoprire Copernico perchè curiosa di vedere con i suoi occhi il progetto di cui ha letto su internet e che vede crescere ogni giorno durante le sue passeggiate. Ha vissuto un’epoca storica in cui il lavoro si sviluppava secondo parametri e logiche che forse nessuno tra gli abitanti di Copernico oggi può aver mai sperimentato. E ci riempe di orgoglio - o almeno riempe di orgoglio me - aver incontrato oggi questa super donna che è sopravvissuta a una guerra e che oggi ha accettato di raccontarci la sua storia, come se fosse la nostra nonna, la nonna di tutti noi Copernicani. Una storia che così, di pancia, come l’ho ricevuta, passo a voi attraverso il nostro Magazine. Per me, da oggi, è la nostra mascotte e l’esempio da seguire per la forza, il coraggio, la curiosità e la sensibilità con cui ha vissuto la sua vita e che ha trasmesso a noi oggi. Grazie signora Valeria!

"Copernico è una meraviglia, passo tutti i giorni qui davanti e vedo a che punto è, guardo i lavori. E ora che lo vedo anche all'interno posso dire che è bellissimo"

Francesca Zuffi