Lavorare in paradiso

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oggi si può e i nomadi digitali lo stanno già facendo

Negli ultimi dieci anni, la crisi economica e lo sviluppo delle tecnologie, hanno influenzato moltissimo il modo di lavorare. Il mondo digitale apre opportunità per professioni nuove come sviluppatori, copywriter, grafici, web designer, traduttori, data analyst e molte altre, che si possono svolgere in maniera indipendente, senza essere legati ad un’azienda.

Solo nella prima parte del 2016, in Italia, i lavoratori indipendenti sono aumentati di+78mila unità. In Europa e negli Stati Uniti si prevede che circa il 50% dei lavoratori saranno “indipendenti” entro il 2020.

Esistono anche sempre più piattaforme che facilitano la ricerca di questo genere di lavori, come Upwork o RemoteOk.

Oltre ad aprire nuove professionalità, l'evoluzione del mondo del lavoro porta a nuovi usi: il freelance può scegliere dove lavorare, se dal divano di casa sua, dal suo bar preferito o da uno dei tanti spazi di coworking. Ma sopratutto può scegliere gli orari in cui lavorare, organizzando la settimana e gli spostamenti nel modo migliore per lui.

Se questo scenario vi ispira già una sensazione di libertà, sappiate che è solo alla fase uno. La tappa successiva è quella del nomadismo digitale: non essere legati ad un luogo fisso in cui vivere o lavorare, ma fare del mondo intero la propria casa, lavorando da remoto tramite le nuove tecnologie.

ComeAnna Hart, una ragazza inglese che ha scelto di lavorare a Ubud, nell’isola di Bali, appoggiandosi a uno dei coworking del luogo. Questo modo di vivere si adatta a chiunque “sia mai tornato dalle vacanze, ma avrebbe desiderato rimanerci”. E’ il modo per realizzare il sogno di creare la propria vita quotidiana in luoghi paradisiaci.

Quello dei Nomadi Digitali è un vero e proprio movimento. La community più affermata a livello internazionale è quella di Nomad List, che offre directory molto dettagliate sui migliori luoghi dove lavorare in giro per il mondo, dove abitare, e offerte di lavoro.

Anche il coworking di Copernico, gestito da StartMiUp, è conosciuto dal movimento, ed è stato addirittura definito il miglior coworking a Milano per nomadi digitali dal sito Nomad Capitalist.

La classifica prende in considerazione diversi aspetti dei coworking, come la flessibilità dei piani, orari e accessibilità allo spazio, design e ambiente, ma anche la qualità del caffè e la possibilità di stampare documenti.

Se non ve la sentite di fare le valigie e partire per qualche isola della Polinesia, per ora potete quindi frequentare Copernico Milano Centrale senza sfigurare con i Nomadi Digitali più incalliti. Potete anche postare foto dalla piscina Jacuzzi posizionata in giardino per non far mancare un tocco di “paradiso” alla vostra giornata lavorativa ?

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