E se il cambiamento partisse da noi?

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Con il MIT di Boston e [doing] un percorso per sviluppare una leadership consapevole e sostenibile

Nomen omen” dicevano i Romani, una sorta di presagio secondo cui nel nome di una persona fosse celata la sua virtù. Una locuzione sopravvissuta all’incedere dei secoli e che ancora oggi sembra profeticamente racchiudere l’essenza di alcune realtà. Tra queste rientra di certo a pieno titolo [doing], una realtà il cui destino è scritto nel nome, che auspica e promuove il cambiamento e che, soprattutto, lo fa.

Abbiamo incontrato Sandra Ermacora e Francesca Natale, due delle tre partner che, insieme a Marisa Borla, hanno fondato [doing], società di consulenza, formazione e facilitazione del cambiamento. “[doing] è nata 14 anni fa con un obiettivo: ispirare il cambiamento” mi spiega Sandra. “Quando abbiamo deciso di fondare la nostra società ci trovavamo a vivere un momento storico particolare, un momento in cui iniziavano a prendere forma le grandi trasformazioni dei modelli di business nel settore assicurativo, bancario e delle telecomunicazioni, trasformazioni economiche che, come sempre, sottendono a grandi trasformazioni culturali. [doing] è specializzata nel supportare organizzazioni e persone, accompagnandole in una trasformazione concreta di quei cambiamenti che la vita, generosamente, molto spesso ci offre”.

Cambiare visione e capovolgere i paradigmi, questo quello che si propongono di fare, e questa la ragione per cui, dalla primavera di quest’anno, hanno deciso di unirsi alla community di Copernico, spostando la loro sede qui in Copernico Milano Centrale, in un ambiente che rispecchiasse totalmente la loro vision. “Abbiamo sempre osservato con interesse le nuove realtà capaci di smuovere qualcosa in un mondo difficile da svecchiare come quello del lavoro - spiega Francesca. Copernico ci ha colpite proprio per la capacità di porsi in maniera innovativa e rispondente all’interno di un paradigma nuovo, un paradigma di cui abbiamo voluto far parte. Qui la contaminazione con altre realtà è il pane quotidiano e questo è un valore aggiunto che neanche l’ufficio in centro città potrà mai avere. Non solo è necessario uscire dalle proprie quattro mura, ma è fondamentale farlo cercando contesti innovativi in grado di regalare sempre nuovo ossigeno, nuove occasioni, nuove possibilità”.

Sandra ci racconta della mission di [doing], che parte dalla consapevolezza di una necessità, quella di prendere le dovute distanze da ogni cosa per vedere tutto da un altro punto di vista. “Abbiamo bisogno di essere spostati dal nostro asse abituale, uscire dalla nostra routine di sguardo e di pensiero, come individui ma anche anche come organizzazioni. [doing] vuole accelerare questa rivoluzione: il nostro modo di stare sul mercato della formazione, infatti, è proprio quello di proporre nuove prospettive. È necessario prendere coscienza del fatto che ad oggi alcuni dei paradigmi che hanno maggiormente caratterizzato il passato non esistono più, e non metterli in discussione ci fa morire. Il sistema capitalista è ormai defunto, e questo è un dato di fatto di fronte a cui non ci si può più permettere di essere osservatori passivi”.

È da questa presa di coscienza che è nata la volontà di portare in Italia U.Lab - Leading from the Emerging Future, il corso realizzato e promosso dal MIT di Boston, l’università americana di scienza e ricerca più all’avanguardia del nostro tempo, e dal Presencing Institute. Si tratta di un percorso pensato per facilitare e accelerare il capovolgimento di quegli schemi e di quei paradigmi in cui il mondo contemporaneo si trova ancora fossilizzato, proponendosi di trasformare non solo il business e la società ma anche gli individui stessi. Il corso, che promuove un metodo innovativo per sviluppare leadership, produrre creatività, fare innovazione e realizzare cambiamenti solidi e duraturi nel tempo, è dedicato a tutti coloro che si sentono chiamati ad agire e facilitare evoluzioni e trasformazioni.

Sandra spiega come “U.Lab - Leading from the Emerging Future sia un percorso online di otto settimane caricato su una piattaforma universitaria, in grado di coinvolgere potenzialmente un numero infinito di persone. Si tratta di un corso a partecipazione individuale gratuita, che dà l’opportunità di conoscere e approfondire la Theory U di Otto Scharmer, professore del MIT di Boston e fondatore del Presencing Institute. Durante le otto settimane sarà possibile ascoltare testimonianze ed esperienze per accompagnare i partecipanti in una riflessione su come ognuno di noi, nella propria quotidianità, può essere attore di un cambiamento vero, solido e coerente con quello che siamo”.

Tutto online quindi, ma [doing] e Copernico hanno voluto creare insieme qualcosa di più, uno spazio fisico e temporale dedicato alle attività di pratica da realizzare in modo collettivo: è nato così U.Lab Hub Milano, presso la sede di Copernico Milano Centrale, che a partire dalle 15.30 di oggi, giovedì 15 settembre, inaugura il primo incontro durante il quale i partecipanti assisteranno alla prima live session mondiale del corso e definiranno insieme le attività necessarie a dare forma al capitolo milanese dell’iniziativa.


CHE COSA SONO U.LAB E LA THEORY U?


La Theory U di Otto Scharmer parte da un assunto, ovvero che quello che ci troviamo a vivere e ad affrontare è un momento apicale della nostra storia intesa come umanità, in cui qualcosa sta morendo e qualcosa sta provando a nascere.


COSA STA MORENDO?


Quello che sta morendo è una civiltà egoriferita, fatta di singoli individui troppo concentrati su se stessi, dominata da manie di grandezza e da una irresponsabilità organizzata, in cui paradossalmente, in un mondo sempre più connesso, è proprio la disconnessione a farla da padrona. Disconnessione fra le risorse esauribili del pianeta e una potenziale quanto illusoria crescita infinita; disconnessione tra economia finanziaria ed economia reale; disconnessione tra il PIL e il benessere generale, dove la crescita del primo non determina più la seconda. Eppure, proprio da queste fratture può emergere un futuro nuovo, diverso.


COSA STA NASCENDO?


Quello che sta nascendo è qualcosa di ancora poco chiaro. È un futuro che ci chiede di entrare in contatto con la nostra umanità più profonda, per costruire una realtà migliore che ci faccia interrogare su chi veramente siamo e su chi vogliamo diventare, per sviluppare un pensiero di qualità in grado di ribaltare i paradigmi intorno a cui si è strutturato il mondo in cui viviamo.


CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO DIVENTARE?


Questa è la domanda al cuore di U.Lab - Leading from the Emerging Future, al centro del percorso, che si basa sull’ascolto e la riscoperta del proprio io più profondo, permettendo alla nostra consapevolezza più nascosta di emergere, grazie anche a una strategia d’apprendimento fondata sull’esperienza. Secondo Scharmer il cambiamento più significativo e in un certo senso più dissacrante per la nostra generazione deve ancora avvenire e quando accadrà avrà a che vedere con la trasformazione del capitalismo, la quale dipenderà esclusivamente dalla nostra capacità di relazionarci con gli altri, con il sistema e soprattutto con noi stessi. Questo è quello che U.Lab si propone di fare, un viaggio alla riscoperta dell’essenziale, per capovolgere tutti i paradigmi e passare da un mondo ego-riferito, dominato da pregiudizio, cinismo, paura, a un mondo eco-riferito.

Arianna Morandi

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