Collaborazione Virtuale

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Ora che il lavoro ibrido è diventato mainstream ed i componenti dei team lavorano da luoghi diversi, in ogni azienda è fondamentale imparare a collaborare virtualmente.

Per le piattaforme di videoconferenza, la pandemia si è rivelata una fonte di crescita senza precedenti. A dicembre 2019, Zoom registrava circa dieci milioni di partecipanti alle riunioni ogni giorno. A maggio 2020, con i lockdown in atto, la cifra era salita a 200 milioni. Un mese dopo, erano 300 milioni. Per Microsoft Teams, è stato simile, con gli utenti giornalieri attivi passati da 40 milioni a 115 milioni tra febbraio e ottobre 2020 e diventati 250 milioni a luglio 2021. 

"Secondo i nostri studi, nel mondo ibrido circa il 98% delle riunioni avrà sempre almeno un partecipante remoto", afferma Chintan Patel, Chief Technologist di Cisco UK&I. “Ciò significa che la tecnologia svolgerà un ruolo cruciale nell'assicurare parità di condizioni tra le persone che partecipano alla discussione che siano in presenza o in remoto. Quindi da parte delle organizzazioni sarà necessario implementare infrastrutture digitali per fare sì che i dipendenti possano comunicare e collaborare in modo sicuro da casa. E questo dovrà essere un po' più strutturato di una semplice webcam su un laptop".

Cisco ad esempio ha sviluppato degli home device con video e audio HD volti a offrire la stessa alta qualità degli schermi da ufficio. Ha anche incorporato varie nuove funzionalità nella sua piattaforma di videoconferenza WebEx per cercare di dare a tutti pari opportunità di partecipazione; una di queste, chiamata Roundtable, consente agli host di assegnare un ordine di parola a tutti i partecipanti e silenzia gli altri fino al loro turno.

Altre piattaforme, come Miro che offre una lavagna virtuale e Monday per la gestione dei workflow, aiutano i professionisti a essere più creativi e facilitare la comunicazione ovunque si trovino.

Il Metaverso sta arrivando

Le grandi aziende tecnologiche Microsoft e Meta (ex Facebook), così come altre, stanno promuovendo il "Metaverso". Ritengono che, negli anni a venire, invece di passare le giornate a guardare i nostri schermi, trascorreremo il tempo in modo efficace all'interno di quegli stessi schermi, lavorando, giocando o semplicemente passando del tempo libero in un universo alternativo, tramite cuffie per realtà virtuale e occhiali per realtà aumentata.

Ciò significa che la tradizionale videoconferenza potrebbe alla fine essere sostituita da qualcosa di molto più coinvolgente. Microsoft, in particolare, sta promuovendo una visione incentrata sul lavoro nel Metaverso, che integra la piattaforma Mesh VR dell'azienda con la sua piattaforma di comunicazione aziendale Teams. Gli incontri virtuali diventano un'esperienza molto diversa, consentendo ai nostri avatar personali di incontrarsi e interagire in qualsiasi ambiente riteniamo appropriato.

L'ampia diffusione del 5G aiuterà ad alimentare questo cambiamento. Entro il 2025, l'organizzazione del settore delle reti mobili GSMA afferma che è probabile che il 5G sarà disponibile per un terzo della popolazione mondiale. In questo caso, la collaborazione virtuale mobile e l'ingresso nel Metaverso saranno fluidi e di alta qualità senza ritardi.

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