Sharing Economy, strategia e management: dal limite al potenziale

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Lo sviluppo della sharing economy è uno stimolo alle aziende ad innovare e ripensare il proprio modello di business, e anche ad adottare una prospettiva di valorizzazione di asset, competenze e risorse che, a certe condizioni, possono esprimere al meglio le proprie potenzialità. 

Si sente parlare sempre più spesso di sharing economy, area di mercato in forte crescita e sempre più rilevante: uno studio ha evidenziato che in Europa, nel corso del 2015, cinque settori nell’ambito della sharing economy hanno facilitato transazioni per circa 28 miliardi di Euro. Si stima che entro il 2025 il valore delle transazioni gestite arriverà, sempre in Europa, a circa 570 miliardi di Euro (fonte PWC, 2016) 
 

Trasformazione delle risorse e potenzialità


Uno degli aspetti interessanti della sharing economy è che si mettono a disposizione, si condividono risorse che già esistevano ma che, fino ad un certo momento, non erano utilizzate pienamente. La condivisione può riguardare numerosi aspetti, tangibili e intangibili: ad esempio oggetti fisici, reti di relazioni, talenti, creatività.

Grazie all’implementazione di piattaforme tecnologiche dedicate, è possibile attingere ad una qualche tipologia di capacità inutilizzata, mettendola a disposizione, condividendola, con terzi soggetti, individui o business: ciò che era un eccesso di capacità diventa valore latente disponibile. Si assiste alla trasformazione delle risorse, prima ritenute scarse o limitate, in risorse dotate di potenzialità ancora non totalmente espresse.

La “sharing economy” ha quindi molto a che fare con il fatto di attingere ad un capacità che ad un certo punto risulta essere “in eccesso” e dunque utilizzabile da terzi soggetti o in nuove occasioni. 

 

Un cambio di prospettiva

 

Un’iniziativa del mondo della sharing economy nasce grazie al cambio di prospettiva relativo al bene oggetto di condivisione: il limite non era intrinseco ad una certa risorsa o asset, era legato al modo in cui la risorsa era considerata.

Le nuove tecnologie, attraverso le modalità di accesso, transazione, gestione e scambio delle informazioni, hanno reso più semplice tutto questo. Questo cambio di prospettiva delle risorse avviene anche solo con un semplice “tocco di mouse”: spesso si tratta di tecnologie che agiscono come piattaforme, che facilitano l’incontro tra domanda e offerta.

 

Indicazioni per una strategia di innovazione

 

La diffusione della sharing economy richiede al manager di approfondire innanzituttoin che modo il proprio modello di business può essere influenzato e impattato dalle dinamiche tipiche della sharing economy, quali forme specifiche può assumere nel settore in cui si opera.

La sharing economy offre inoltre spunti utili sull’approccio all’innovazione che un’azienda può adottare, nel momento in cui si applica il principio di valorizzazione delle potenzialità. In questo senso, è utile domandarsi come adottare una nuova visione dell’attuale modello di business adottato da un’azienda, della crescita, degli asset, dal brand alle competenze, in grado di aprire strade di innovazione crescita finora inesplorate, attraverso una nuova abilità di vedere le potenzialità in ogni asset disponibile. 

Qualunque sia il settore in cui si opera, una strategia di innovazione efficace può nascere o essere stimolato dall’abilità di vedere la potenzialità insite in ciò che normalmente sarebbe una risorsa poco utilizzata o limitata, asset a disposizione. Spesso, il successo e l’innovazione di un’azienda nascono proprio dal fatto di riuscire a vedere ciò che gli altri non riescono a vedere. Questo richiede ​un approccio strategico e creativo al management, allo sviluppo e all’innovazione, in modo da aprire mercati, opportunità, aree di business. 
 

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