Quali aspetti rendono innovativo un luogo di lavoro?

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In questa intervista a Ivan OrtenziChief Innovation Evangelist di Bip Group, abbiamo affrontato vari temi: mondo ibrido, flessibilità, ufficio del futuro. Leggi qui sotto l'intervista completa, e scopri quello che ci ha raccontato!

Ivan Ortenzi sarà speaker a N-Conference, il Digital Visionary Event di Ninja Academy che si terrà il 27 e il 28 maggio e di cui siamo Community Partner. Alla fine, troverai il link a te dedicato per iscriverti!

Come ti definiresti in una frase?
 

Sono un neotenico, sono un montessoriano e sono un nomade dell’innovazione!

La definizione che mi è stata data e che maggiormente rispecchia il come sono è quella di essere un “irrequieto agitatore dello status quo in azienda” e non solo.

 

Come vedi gli uffici del futuro?
 


Innanzitutto, li vedo!


Ovvero non abdicheremo al concetto di ufficio come luogo e come spazio.


Ne riprogrammeremo la sua funzione e il suo utilizzo.


Ho sempre creduto che in azienda occorresse la convergenza tra la funzione HR e la funzione Facility generalmente intesa.


Oggi ne sono sempre più convinto. Gli uffici diventeranno essi stessi asset delle dinamiche di collaborazione tra le persone e contenuti dei servizi di coordinamento tra le persone e la tecnologia. Stiamo riprogrammando la prossemica degli spazi di lavoro.


 

Quali sono gli aspetti che rendono a tuo avviso innovativo un luogo di lavoro?

 

Per cominciare inizierei a cambiare l’assegnazione degli spazi e a modificare i nomi.


Abolirei la suddivisione per funzioni e per ruoli adottando criteri basati sulle attività che caratterizzano il lavoro tra le persone e tra l’azienda e gli attori dell’ecosistema esterno all’azienda.


Limiterei al minimo il numero delle sale riunioni e prevederei uffici singoli e riservati solo ed esclusivamente per chi in azienda gestisce i numeri e i dati dell’azienda.


Abbandonerei la tirannia degli uffici e degli open space per pensare a luoghi di lavoro Space Open.


E mi piace anche spendere due parole per le aree produzione. Quando pensiamo ai luoghi di lavoro pensiamo solo agli uffici e alle attività di servizio. È ora di dedicare attenzione agli spazi dove si fabbrica, si produce, si sposta e si fa fatica fisica. Spazi che dovranno essere sempre più belli esteticamente e funzionalmente adibiti alla collaborazione uomo macchina.


 

Termini come "ibrido" e "flessibile" sono molto in voga in questo periodo. Ci puoi dare il tuo punto di vista sull'importanza di questi termini nel mondo del lavoro di oggi e di domani?
 


Nel febbraio del 2019 il titolo del mio TEDxTorino si intitolava “Siamo pronti per un mondo ibrido?” e oggi mi fa piacere che questo concetto sia presente in molte dissertazioni e documenti.


Ho sempre inteso il mondo ibrido come un prodotto tra tecnologie e umanesimo capace di generare qualcosa di completamente nuovo che non sia solo sostituzione di fisico con digitale o assemblaggio di esperienze su canali differenti.


Il mondo ibrido nasce dal mio concetto di “More is Less” ovvero più tecnologia utilizzeremo in modo consapevole e umano meno differenze, meno fatiche, meno rischi e meno errori commetteremo come esseri umani.


Considerando questo concetto nel mondo del lavoro noi abbiamo bisogno di più tecnologie per migliorare e far evolvere le nostre competenze, le condizioni di lavoro e le opportunità di innovazione.


 

Ivan Ortenzi


 

Che rapporto c'è per te tra innovazione e creatività?

 

La creatività è la capacità di trovare nuove risposte ai limiti che ci costringono.


L’innovazione è la capacità di porre nuove domande di fronte agli stessi limiti.


Non esiste innovazione senza creatività ma non necessariamente la creatività porta innovazione. Qui occorre identificare due ambiti ben precisi.


Da un lato abbiamo la creatività e l’innovazione, dall’altro la corporate creativity e la corporate innovation ovvero la declinazione dei contenuti e dei processi dei due termini in azienda.

In azienda è innovativo ciò che porta valore positivo e per trasformare il bisogno o l’opportunità in valore occorrono creatività, esecuzione e attrattività ovvero la capacità di generare e intercettare idee, la capacità di realizzare progetti e la necessità di vendere l’innovazione.

 


Se vuoi partecipare a N-conference, dove si tratteranno questi temi, e molto altro, clicca al link che trovi qui!

 

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