Invent. Inspire. Redefine.

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Lo Studio DC10 racconta il progetto Copernico

Non poteva che essere lo Studio DC10 - “INVENT.INSPIRE.REDEFINE.” a progettare Copernico, un brand che sintetizza il progetto che sta nascendo e i valori e lo spirito creativo di Marco Vigo, Alessia Garibaldi e Giorgio Piliego, tre professionisti che guidano una squadra giovane, aperta alle sfide e capace di interpretare i ritmi contemporanei, veloci, in chiave ecosostenibile.

Nel progetto abbiamo cercato di cogliere e dare nuova forma alla complessità che la tecnologia ha portato nelle nostre vite e nel modo di lavorare. La velocità, la ricerca di un equilibrio tra dimensione privata e lavoro, il suo sottile confine che sembra sempre meno chiaro e delineato, portano a interrogarsi sul futuro e sul comfort dei luoghi di lavoro. La risposta non può che cercare nuove soluzioni partendo dalla tradizione nordica che, prima di noi, ha colto molti aspetti e ha dato rilevanza all’influenza del design sul benessere delle persone e sul tema dell’eco-compatibilità che per DC10 si traduce anche in termini di sostenibilità economica di progetto”.

L’innovazione del progetto è subito visibile nell’ingresso del palazzo, dove i visitatori sono accolti dalla non-reception, un luogo accogliente, che non presenta le solite barriere fisiche caratterizzate da banconi o strutture confinate. La non-reception di Copernico è uno spazio lounge, che si sviluppa con un design fluido e dinamico, proprio in funzione della volontà di trasmettere fin da subito l’immagine di un luogo innovativo, dove le persone possono sentirsi “a casa, dove i clienti trovano una prima base d’appoggio, un salotto in cui è possibile interagire con gli altri abitanti di Copernico e dare vita a un primo spazio di community dove trovare e scambiare informazioni su iniziative e progetti in corso.

Le soluzioni individuate per Copernico tengono conto della necessità di ripensare in modo nuovo i luoghi di lavoro, ponendo l’individuo al centro di spazi stimolanti e complessi. Le proposte di design sono state così riconcepite e talvolta riprogettate su misura laddove non si ritenevano sufficientemente adeguate soluzioni standard, come nel caso della non reception,  che assolve a una funzione di accoglienza prima ancora che di filtro e gestione dei visitatori. In particolare la flessibilità, il movimento e il continuo gioco di sconfinamento tra casa e ufficio sono i temi su cui è stato improntato il progetto”.

Già dall’ingresso si respira un’atmosfera industriale ed elegante. Abbiamo scelto di puntare su soluzioni personalizzate e di utilizzare materiali naturali, come i legni del Nord. Il risultato è un ambiente uniforme, omogeneo, caldo e familiare, che si adatta a diverse possibilità di utilizzo. Ci sono spazi per concentrarsi, spazi per lavorare in team, spazi per incontrare i clienti, spazi per organizzare riunioni o eventi, spazi per divertirsi e per fare networking”.

Per garantire privacy e convivialità sono state studiate soluzioni acustiche interessanti che permettono di conciliare funzionalità ed estetica. Un progetto ingegneristico che ha reso gli spazi più fruibili, belli da vivere oltre che da vedere. “Abbiamo progettato ambienti che permettono di essere vissuti in ogni momento della giornata, anche per scopi diversi. Lo spazio Cinema, ad esempio, può diventare una sala proiezioni, ma anche un’Agorà, un teatro o una sala formazione. La terrazza si può trasformare in una location per eventi e il Club può essere un luogo per piccoli meeting, ma anche per cercare la concentrazione nella tranquillità della library e alla sera trasformarsi per ospitare un cocktail party”.

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